Nel 1867, al tempo di Firenze capitale, venne inaugurata l’Esposizione Universale di Parigi. La prima, nel 1855, era stata la risposta francese all’esposizione di Londra del 1851 mentre dodici anni dopo la Francia celebrava i trionfi dell’impero di Napoleone III. Nel 1861 Firenze era stata sede della prima esposizione nazionale che, nata come manifestazione toscana, aveva allargato i propri confini a seguito dei cambiamenti politici che avevano portato all’unificazione del Paese: per la prima volta furono riuniti, assieme ad opere d’arte di vario tipo, i prodotti ed i manufatti dei vari settori produttivi del nuovo Regno d’Italia.
Coordinatore: Paolo Brenni, CNR – Fondazione Scienza e Tecnica
Ricerche di: Elena Mechi con Laura Faustini, Anna Giatti, Stefania Lotti (Fondazione Scienza e Tecnica)
Sede dell’incontro: Museo FirST – Firenze Scienza e Tecnica
L’esperienza del 1861, che aveva permesso di far conoscere le forze produttive delle varie provincie da poco riunite, stimolò i produttori a presentare all’esposizione parigina i propri manufatti con maggior consapevolezza. L’Istituto Tecnico Toscano ebbe un ruolo di primaria importanza sia in occasione dell’esposizione a Firenze che in quella del 1867 a Parigi. Le esposizioni universali furono sino all’inizio del XX secolo le vetrine del progresso, le spettacolari e enfatiche presentazioni delle conquiste del mondo occidentale, le celebrazioni dell’industria e dei suoi prodotti.
Per meglio apprezzare la presenza dell’Istituto Tecnico a Parigi, è necessario ricordare che l’Italia, nazione giovanissima, arretrata tecnologicamente e poco industrializzata rispetto a Francia e Gran Bretagna, cercava di dar lustro alla propria partecipazione esponendo soprattutto opere d’arte antiche e contemporanee.
La presenza dell’Istituto Tecnico di Firenze, certamente uno dei più importanti della penisola, mirava invece a mostrare come anche in Italia l’educazione tecnico-scientifica era essenziale per lo sviluppo di una nazione moderna.
Sia a Firenze nel 1861 che a Parigi sei anni dopo l’Istituto non solo prestò personale competente per formare comitati, commissioni e vicepresidenza nell’organizzazione dei due eventi, ma ebbe modo anche di fornire materiale espositivo proveniente dalle sue ricche collezioni. Infatti esso possedeva e stava rapidamente accrescendo numerose collezioni scientifiche (fisica, meccanica, storia naturale, merceologia, chimica, costruzioni, ecc.) utilizzate per un insegnamento eminentemente pratico. A Parigi l’Istituto presentò numerose raccolte: rocce e minerali, campioni di legni di diverse specie, modelli di nodi per carpenteria, modelli di ponti, due modelli cinematici costruiti nella propria officina, e una serie di grandi tavole illustranti i pozzi artesiani della Toscana e le relative sezioni geologiche. La partecipazione fu certamente un successo e l’Istituto fu premiato con diplomi e medaglie. Ma l’esposizione di Parigi fu anche un’occasione preziosa per poter esaminare quanto il mercato proponeva di meglio come strumentazione scientifica. Non a caso infatti un gran numero di strumenti ed apparecchi di ottima qualità che andarono ad arricchire i Gabinetti scientifici dell’Istituto fu acquisito a Parigi in seguito all’Esposizione Universale.
Sia gli oggetti e i campioni esposti a Parigi nel 1867 che gli strumenti acquistati in seguito alla manifestazione sono ancor oggi conservati nelle collezioni del Museo FirST. In occasione delle celebrazioni di “Firenze Capitale” essi saranno esposti e presentati al pubblico (Ottobre 2015) con un percorso appositamente ideato. L’evento sarà inoltre l’occasione per una ricerca archivistica relativa ai documenti attinenti al periodo 1860-1870 che testimoniano l’impegno dell’Istituto nell’organizzazione e nella partecipazione effettiva all’evento internazionale. Prendendo come riferimento i cataloghi a stampa dell’Esposizione Universale e consultando successivamente le notizie d’archivio saranno presi in esame sia i materiali effettivamente esposti da parte dell’Istituto che quelli relativi ad acquisizioni avvenute a seguito della manifestazione: numerosi furono gli oggetti ed i materiali particolarmente significativi che dopo tale evento entrarono a far parte dei Gabinetti ed arricchirono le collezioni del Museo Tecnologico.
Purtroppo la dispersione dell’archivio dell’Istituto determina oggi un problema reale ed una complessità nella ricerca e ha portato ad orientare il campo di azione verso nuclei archivistici diversi. Per l’individuazione delle fonti documentarie sono state determinanti le vicende storiche relative ai vari trasferimenti di “proprietà” dell’Istituto che da granducale passa a governativo sul finire del 1863 per poi essere di pertinenza provinciale nel 1870. Partendo dall’esame di questi avvenimenti la ricerca sarà principalmente orientata verso l’archivio provinciale per poi eventualmente allargarsi a quello comunale e statale. L’indagine e la verifica delle varie fonti porteranno ad una rivalutazione degli oggetti ancora oggi esistenti nelle collezioni del Museo FirST.
Fonti archivistiche:
Archivio della Provincia di Firenze
Archivio Storico del Comune di Firenze
Archivio di Stato di Firenze
Bibliografia essenziale:
Esposizione Universale del 1867 a Parigi, Regno d’Italia, Atti Ufficiali della R. Commissione Italiana parte prima, Firenze, Barbèra, 1867.
Exposition Universelle 1867. Dei prodotti di varie arti ed industrie inviati all’Esposizione Universale del 1867 in Parigi: relazione della Sottocommissione industriale di Firenze al Ministro di agricoltura, industria e commercio, Firenze, Tipografia G. Barbèra, 1867.
Francesco Ducuing, L’Esposizione Universale del 1867 illustrata: pubblicazione internazionale autorizzata dalla commissione imperiale dell’esposizione, Milano-Firenze-Venezia, Edoardo Sonzogno, 1867.
Exposition universelle de 1867 à Paris. Rapports du Jury international publiés sous la direction de M. Michel Chevalier, Paris, Imprimerie administrative de Paul Dupont, 1868.
Exposition Universelle, Paris, 1867. Relazioni dei Giurati italiani sulla Esposizione Universale del 1867, Firenze, Stabilimento di G. Pellas, 1868.
L’Italia alla Esposizione Universale di Parigi nel 1867. Rassegna critica descrittiva illustrata, Firenze, Le Monnier, 1868.
Giuseppe Colombo, L’esposizione internazionale di Parigi del 1867, in “Il Politecnico”, serie V, parte letteraria -scientifica, 5 (1868), nn. 1 e 3, pp. 30-49 e 214-236.
Rapport sur l’Exposition universelle de 1867 à Paris. Précis des opérations et listes des collaborateurs. Avec un appendice sur l’avenir des expositions, la statistique des opérations, les documents officiels et le plan de l’Exposition, Paris, Imprimerie impériale, 1869.
Francesco Dall’ongaro, L’arte italiana a Parigi nell’Esposizione Universale del 1867: ricordi, Firenze, Tipografia di Giovanni Polizzi e Comp., 1869.
Giuseppe De Luca, L’Italia nell’Esposizione Universale del 1867 in Parigi, Napoli, Tipografia dei fratelli Testa, 1869.
Mariantonietta Picone Petrusa – Maria Raffaella Pessolano – Assunta Bianco (a cura di), Le grandi Esposizioni in Italia 1861-1911. La competizione culturale con l’Europa e la ricerca dello stile nazionale, Napoli, Liguori editore, 1988.
Linda Aimone – Carlo Olmo, Le Esposizioni Universali 1815-1900 il progresso in scena, Torino, Umberto Allemandi e C., 1990.
Maria Cristina Buscioni, Esposizioni e “stile nazionale” (1861-1925). Il linguaggio dell’architettura nei padiglioni italiani delle grandi kermesses nazionali ed internazionali, Bologna, Alinea editrice, 1990.
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