L’Archivio di Stato di Firenze conserva oltre 70 Km di materiale documentario, dall’VIII sec. ai nostri giorni, raccolto in più di 600 fondi e costituito dalle più diverse tipologie: carteggi, diplomi, codici miniati, statuti, disegni, carte nautiche e geografiche che recano iscritta la memoria storica delle vicende politiche, sociali, culturali e artistiche di Firenze e della Toscana e che fanno dell’Archivio di Stato di Firenze un punto di riferimento per ricercatori di tutto il mondo.
Con decreto del 20 febbraio 1852 il granduca Leopoldo II di Toscana istituì in Firenze una Direzione centrale degli archivi di Stato con il compito di provvedere «alla migliore tenuta, alla buona conservazione ed al più conveniente servizio di molti fra gli Archivi dello Stato esistenti nella capitale, e dipendenti da uffizi diversi». Con lo stesso decreto chiamò Francesco Bonaini a dirigere quell’ufficio e nominò una commissione incaricata di proporre le modalità con le quali disporre e ordinare materialmente gli archivi e favorire una loro apertura al pubblico, che permettesse di «meglio contribuire all’incremento degli studi storici».